Relazioni: cosa succede quando nella coppia la più adulta sei tu

Hugh Jackman e la moglie. La coppia ha spesso fatto discutere per la differenza d’età fra i due

Ho un’immagine nella testa che risale a quando ero bambina, non so dire se questa storia sia realmente accaduta, insomma se è davvero un ricordo o un sogno che il tempo ha trasformato in altro. La scena vede mia nonna raccontare a mia madre che una coppia – di cui credo di conoscere l’identità ma anche in questo caso non ho alcuna prova a supporto – ha deciso di sposarsi nonostante lei sia 7 anni più grande di lui. E già, la famiglia nulla ha potuto contro questo amore. 

Era la fine degli anni ‘80, era un piccolo paese, erano i tempi in cui non era così sdoganato avere a scuola un compagno figlio di genitori separati.

Per fortuna gli anni sono passati e tante sono le cose che la nostra società ha imparato ad accettare: le coppie omosessuali (più o meno), quelle senza figli, quelle con figli non necessariamente di entrambi i genitori, quelle in cui le donne sono più alte degli uomini o dove sono più vecchie, diciamolo!

RESET. Di tutto il resto non so nulla ma quando tuo marito compie 30 anni e tu ne hai quasi 38 un’idea sull’ultima tipologia di coppia te la fai. Partendo dal presupposto che non stiamo parlando di un grande problema, dico apertamente che questo fenomeno sarà anche universalmente riconosciuto ma sicuramente inconsapevolmente non accettato. Inconsapevolmente perché nessuno, sono pronta a scommettere, mi darà mai ragione, eppure è così. È il classico caso che non porta con sé cattiverie o sdegno ma che provoca svariati sorrisi sintomi del fatto che no, non è una cosa che viene considerata “nella norma”. 

Il mondo di fronte all’affermazione “mio marito è più giovane di me” si divide in due: quelli da “oooh grandeee ti sei fatta il toyboy” – normalmente sono donne – e quelli che ridono, si chiedono come un ragazzo così giovane abbia deciso di sposarsi in primis e poi di farlo con una donna tanto più grande, concludendo che sì le cose sono strettamente collegate e connesse al tuo orologio biologico. Povero martire che gesto carino ha compiuto! 

Per non parlare di chi poi ti paragona alla moglie del Presidente francese Macron, di cui non si tiene mai in considerazione la bellezza, l’eleganza, l’intelligenza e neppure la sofferta e romantica storia d’amore che coraggio e forza le sarà costata, ma solo l’età anagrafica. Per non parlare dei sorrisi accennati, delle sopracciglia alzate e dei commenti vari che all’improvviso ti trasformano nella nuova testimonial della Tena Lady! 

Tutte manifestazioni espresse con simpatia, sorrisi e leggerezza messi al posto giusto per giustificare un sentimento comune e sempre troppo bistrattato: il pregiudizio! Sì perché nel 2020 una donna più grande del suo uomo, forse non è più motivo di imbarazzo delle famiglie ma è qualcosa su cui scherzare perché di fatto non è ancora entrato nell’immaginario collettivo come una cosa che esiste, ed è normale perché in questi milioni di milioni che nel mondo siamo, succede di innamorarsi di qualcuno che non è della tua stessa era geologica o del tuo stesso sesso o della tua stessa altezza o colore o religione…

Ridere di questa cosa fa parte del gioco, l’autoironia si sa è la migliore arma contro i cretini. Però è triste pensare che nonostante anni di lotte la nostra società sia ancora piena (o ripiena) di queste tante, troppe piccole testoline che credono ancora che un uomo che si accompagna a una donna giovane sia un figo e una donna che fa lo stesso sia una cougar su cui scrivere articoli che troveranno un buon posizionamento sui motori di ricerca! 

Forse la deriva di molte relazioni dipende proprio dalla ormai totale incapacità a cui ci siamo tutti abbandonati, a differenza delle generazioni precedenti che quando meno ci hanno provato a resistere, di guardare non al di là delle cose ma al loro interno senza dover necessariamente ricercare sempre la forma perfetta che tanto si sa, di questo mondo non è. Andate in pace. Amen.