Jung Kook è il nuovo Global Ambassador CHANEL Fragrance & Beauty

Quando una popstar planetaria incontra una maison leggendaria, il beauty non è più solo trucco: è dichiarazione d’intenti. Jung Kook, “golden maknae” dei BTS, è il nuovo Global Ambassador CHANEL Fragrance & Beauty. Una nomina che dice molto sul futuro del lusso, del K-pop e di come ci raccontiamo attraverso l’immagine.

Quando il K-pop incontra l’haute beauté il risultato non è solo una campagna, ma un cambio di paradigma. CHANEL ha appena nominato Jung Kook, popstar globale e membro dei BTS, nuovo Global Ambassador CHANEL Fragrance & Beauty: una scelta che parla di generazioni, di identità e di un’idea di bellezza sempre più libera dai confini di genere.

Chi è Jung Kook: dall’esordio con i BTS allo status di popstar globale

Per chi vive su internet, il nome Jung Kook non ha bisogno di presentazioni. Per tutti gli altri, è il “golden maknae” dei BTS: il più giovane del gruppo, nato a Busan nel 1997, cantante e autore capace di tenere insieme performance iper-tecniche e un rapporto quasi emotivo con la propria fanbase.

Con i BTS, icone pop del XXI secolo, ha contribuito a ridefinire cosa significa essere una boyband: non solo coreografie impeccabili, ma un discorso aperto su vulnerabilità, crescita, successi e fragilità. Parallelamente, Jung Kook ha costruito un percorso solista molto riconoscibile firmando e interpretando brani amatissimi come “Euphoria”, “My Time” e “Still With You”. Ha partecipato alla colonna sonora ufficiale della FIFA World Cup Qatar 2022™ con “Dreamers”, esibendosi durante la cerimonia d’apertura e scritto e co-scritto diverse canzoni dei BTS, dal singolo giapponese “Your eyes tell” a brani come “Stay” (album BE) e “Run BTS” (album Proof).

Nel 2023 arriva la consacrazione solista globale: a luglio pubblica “Seven (feat. Latto)”, certificata platino dalla RIAA e subito in cima sia alla Billboard Hot 100 sia alla classifica Top Songs Global di Spotify. A settembre è la volta di “3D (feat. Jack Harlow)”, e a novembre esce “GOLDEN”, il suo primo album da solista, che consolida definitivamente il suo status di popstar mondiale.

Sul fronte immagine, Jung Kook è un caso interessante: tatuaggi visibili, piercing, hair look in continua evoluzione, ma un’estetica complessiva pulita, quasi minimale, che lo rende riconoscibile anche quando sceglie outfit essenziali in nero o bianco. È proprio in questo equilibrio tra normalità e star power che CHANEL sembra aver visto una sintonia naturale.

Perché proprio lui: cosa vede CHANEL in Jung Kook

Nell’Q&A ufficiale, la maison spiega così la scelta: Jung Kook ha conquistato il pubblico globale “attraverso il suo talento eccezionale, il forte senso di auto-espressione e le scelte creative audaci”, qualità che risuonano profondamente con i valori di CHANEL.

C’è un dettaglio non secondario: prima ancora di diventare ambassador, Jung Kook era già un vero utilizzatore di CHANEL Beauty. La maison parla esplicitamente di una collaborazione “nata in modo naturale”, quasi come se il brand fosse arrivato dopo il prodotto e non il contrario.

Per CHANEL, lui rappresenta una generazione che attraversa i confini culturali con la musica e con le performance, costruendo autenticità a partire dalla self-expression. In altre parole: non è solo un volto noto, ma un linguaggio, una grammatica visiva ed emotiva con cui parlare a chi oggi vive il beauty come estensione dell’identità, non come semplice “trucco”.

L’annuncio ufficiale: cosa dice la maison (e cosa dice Jung Kook)

Nel comunicato stampa ufficiale, Thomas du Pré de Saint Maur, Head of Global Creative Resources for Fragrances & Beauty, definisce Jung Kook “una vera icona della scena musicale globale” e sottolinea come la sua carriera, il talento e l’impegno costante verso l’auto-espressione lo rendano “perfettamente in linea con l’essenza della Maison”.

La maison lo descrive come una figura capace di ispirare le nuove generazioni grazie a passione, energia e creatività che emergono in ogni sua attività. La nomina, sottolinea CHANEL, non è solo un’operazione di immagine, ma una collaborazione con un talento che contribuisce a reinventare i codici della creazione contemporanea.

Dal canto suo, Jung Kook definisce CHANEL una “Maison pionieristica”, capace di custodire un patrimonio senza tempo e, allo stesso tempo, di reinventarsi costantemente. Come artista, racconta di cercare di rimanere fedele al proprio stile mentre abbraccia nuove sfide: è in questa tensione tra fedeltà a sé stessi e continua evoluzione che trova il punto di contatto con CHANEL Fragrance & Beauty.

Jung Kook, CHANEL e la nuova idea di maschile nel beauty

La scelta di Jung Kook come Global Ambassador Fragrance & Beauty va letta anche in chiave di rappresentazione del maschile. Il suo rapporto con estetica, skincare, capelli e profumo è distante anni luce dal modello tradizionale “maschile = essenziale, invisibile, neutro”.

Il suo beauty look è spesso pulito, quasi “no make-up make-up”, ma dialoga con tatuaggi evidenti, styling sartoriali o streetwear, anelli e orecchini: è una mascolinità che non ha paura di prendersi lo spazio della cura di sé, né di utilizzare il linguaggio del beauty per raccontarsi.

CHANEL, dal canto suo, dichiara di voler reinterpretare i cambiamenti culturali attraverso il proprio sguardo. Con Jung Kook individua un volto che incarna una generazione abituata a superare confini geografici, linguistici e, appunto, di genere. Il beauty non è più un territorio “femminile” in cui l’uomo entra in punta di piedi, ma un campo comune in cui ciascuno sperimenta la propria identità.

Questa direzione si inserisce in un percorso più ampio dell’universo CHANEL: basti pensare all’ingresso di figure come Nana Komatsu nel roster degli ambassador Beauty, per capire come la maison stia costruendo un mosaico di volti che raccontano sensibilità diverse, tutte accomunate da una forte cifra personale.

Perché la nomina di Jung Kook in CHANEL è un segnale

Al di là dell’annuncio in sé, la nomina di Jung Kook come Global Ambassador CHANEL Fragrance & Beauty è un segnale evidente di dove stia andando il lusso oggi.

Da un lato, conferma il peso del K-pop come forza culturale capace di ridefinire gli equilibri nel mondo della moda e del beauty. Dall’altro, racconta un’idea di bellezza che non si limita a riprodurre canoni, ma li rimette in gioco attraverso figure che vivono l’immagine come estensione del proprio lavoro creativo.

CHANEL, scegliendo Jung Kook, sceglie una mascolinità che non ha paura del make-up, della skincare, del gesto quotidiano di spruzzare un profumo prima di salire sul palco o uscire di casa. Una mascolinità che non rinuncia alla forza, ma la lega alla vulnerabilità, alla cura, alla capacità di mostrarsi.

Per chi osserva il mondo del beauty, questo annuncio è più di una breaking news: è un indizio di futuro. Un futuro in cui flaconi iconici e playlist virali convivono, e in cui un ambassador non è solo un volto su un manifesto, ma un artista che, dal suo modo di stare al mondo, fa partire una conversazione globale sulla bellezza.

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